L’esperienza contadina e le moderne tecnologie si incontrano nel segno della valorizzazione del territorio molisano
Un destino già scritto nel cognome “D’Uva”. Una storia di famiglia partita negli anni ’40 con il sogno di Nonno Angelo di valorizzare e produrre uve e vini di qualità, un sogno diventato negli anni realtà grazie al passaggio dell’azienda di generazione in generazione: oggi Cantine D’Uva, grazie all’attuale titolare Angelo, è sinonimo di grande qualità.
Il giusto mix fra tradizione contadina e nuove conoscenze: questo il credo di Angelo e del suo giovane enologo Donato Di Tommaso che ha portato ad ottenere un buon vino, espressione della sua terra d’origine, Larino in provincia di Campobasso. Si dice “L’uva la fa Dio, il vino lo fa l’uomo”: l’uomo determina sì la qualità del vino, ma poi è fondamentale il territorio in cui il vino stesso nasce.
“Il vino è esattamente l’espressione dell’uomo”

– ANGELO D’UVA –
La tradizione italiana di tutti i territori, a cavallo della cultura enogastronomica, la dieta mediterranea e il cibo sono importanti. In primis però l’identità del territorio: le DOC sono in fatti la peculiarità delle varie regioni e diventa ancora più importante in una regione piccola come il Molise in cui evidenziare le proprie realtà è fattore di grande rilevanza.
Solo in Molise si ha la fortuna di coltivare il vitigno Tintilia che dunque va a marcare forte l’identità territoriale. Si cerca con le etichette dei vini di raccontare il territorio.
I nomi dei vini non sono casuali o banali, ma richiamano proprio i territori di origine: o le contrade dove si trovano i vigneti oppure si rifanno a luoghi storici della regione. Ad esempio il vino “Terre degli Osci”: l’Osco è la lingua dei sanniti quindi si è scelto un capo condottiero, Gavio, che ha sconfitto i romani alle Forche Caudine. Un altro vino ha il nome “Keres”, dea delle messi.
Poi nel campo delle DOC le etichette fanno riferimento a mosaici o altre situazioni legate a personaggi importanti del Molise, in modo da raccontare coi vini stessi il territorio. Grande attenzione è rivolta alle innovazioni tecnologiche in azienda: anni fa c’erano infatti dei sistemi di cantina non adeguati alla vinificazione, mentre oggi l’uso di tecniche moderne ha permesso di regalare il meglio della produzione ai consumatori.
La costanza del lavoro, aver potuto scegliere dei collaboratori giusti con i quali formare un’ottima squadra, aver fatto tesoro di errori fatti e cercare sempre di migliorare: queste le peculiarità del mondo Cantine D’Uva insieme alla costanza di determinare una qualità del prodotto secondo la quale sotto un certo livello non vengono imbottigliati vini. Fra i vini dell’azienda si segnalano ovviamente il Tintilia del Molise come autoctono, ma anche il Montepulciano e per i bianchi Trebbiano e la Falanghina. Grandi soddisfazioni sono arrivate anche in campo internazionale con il Cabernet Sauvignon che negli ultimi anni ha dato risultati importanti.
Cantine D’Uva non è un’azienda biologica perché il sistema impone di rendere tutta l’azienda stessa biologica, su una serie di coltivazioni si sarebbero dunque riscontrate difficoltà a riguardo, però sui vigneti si ha un qualcosa di molto vicino al biologico nel senso che tutto è ben monitorato ed i trattamenti vengono fatti quando e dove ci sono le condizioni di pericolo, sempre con una serie di dati e rilievi molto precisi e scrupolosi. Grande attenzione dunque al rispetto dell’ambiente: si porta avanti un discorso di ecosostenibilità che ha fruttato anche il riconoscimento da parte della Guida dei Vini Buoni d’Italia come azienda attenta all’ambiente.
All’orizzonte anche un progetto all’avanguardia già allo studio: un’agricoltura più tecnologica, monitorando i vigneti con dei droni attraverso i quali riconoscere le zone dove si potrebbero avere carenze di principi minerali o idrici ed intervenire poi con trattori a guida satellitare. Credere dunque in un futuro per l’agricoltura che guardi alla tradizione ma con un occhio importante all’innovazione.
Obiettivo a breve di Cantine D’Uva un completamento della gamma di produzione, fare cioè nuovi investimenti sui moscati. Sono stai infatti acquisiti 11 ettari di vigneto che saranno impiantati. Ci sarà l’ampliamento del parco varietale, in alcuni casi un rafforzamento di varietà già presenti, in altri un’innovazione con varietà internazionali o che hanno mercati importanti per completare che un’offerta già ampia ai clienti ma sicuramente ancora più soddisfacente.
Vi aspettiamo a Larino per visitare le Cantine D’Uva!