Il vino è un’invenzione dell’uomo: l’uomo fa il vino e il vino “contiene la mano” di chi lo fa.
Il vino è sempre una mediazione, un compromesso dell’uomo con la Natura. Nel nostro lavoro cerchiamo di spostare il più possibile questo compromesso a favore della Natura, favorendo “nel modo più semplice e diretto” l’espressione degli elementi naturali contenuti nel grappolo d’uva: il vitigno, il vigneto, la terra, l’annata.
Cuore pulsante di questa attività sono le vigne.
I 15 ettari di vigneti di proprietà sono messi a dimora sulle colline, ad un’altitudine media di 250 metri slm, allevati a controspalliera con potatura Guyot, per consentire il rinnovo annuale del capo a frutto.
La densità di impianto è di circa 4500 ceppi per ettaro. Le operazioni colturali sono rivolte, in particolar modo a favorire un naturale equilibrio vegeto produttivo con rese molto basse.
I suoli argilloso calcarei donano particolarità ai vini: struttura là dove l’argilla è più ricca, raffinatezza ed eleganza di bouquet là dove prevale il calcare e i ciottoli drenanti.
Si coltivano il Trebbiano, la Malvasia e lo Chardonnay per i bianchi, il Montepulciano, il Cabernet Sauvignon per i rossi, ai quali si aggiunge la varietà autoctona della Tintilia.
Il reimpianto di questo vigneto e la vinificazione di queste uve è l’espressione di una precisa scelta aziendale di riscoperta, rispetto e valorizzazione del territorio molisano.